Il contributo indaga sul fenomeno dei cd. contratti collettivi “pirata”. Una volta definita la valenza della formula, si passa all’analisi del discusso criterio selettivo della “rappresentatività comparata” per individuare il contratto cd. leader. Nel contesto attuale della frammentazione della parte datoriale, l’autore propone di dare maggiore rilievo al dato di effettività dell’applicazione del contratto collettivo. L’indagine si sposta a questo punto alle prospettive de iure condendo per la certificazione della categoria contrattuale. Dopo aver vagliato le varie proposte, l’autore opta per quella favorevole all’intervento di un’autorità indipendente, esplicitandone i possibili meccanismi, nonché, poi, le conseguenze